Ho frequentato per anni, in ogni stagione, ad ogni ora del giorno e della notte, questo massiccio calcareo isolato, a cavallo tra Umbria e Marche, a poco più di mezz’ora da casa mia.
Il monte Cucco è un bel posto, ricco dal punto di vista naturalistico, con una delle grotte più profonde d’Italia, un canyon mozzafiato, faggete antiche con alberi imponenti.
Non mancano testimonianze della presenza umana nel corso dei secoli: abbazie ed eremi, come quello camaldolese di San Girolamo, un vero nido d’ aquila appoggiato a spettacolari pareti calcaree a strapiombo sulla Forra del Rio Freddo. Un posto da brivido, unico. (...)
Una montagna appenninica dall’ altezza non certo vertiginosa il Monte Cucco, ma con tutte le carte in regola per essere preso in considerazione per l’Altroversante.
In un certo senso l’ho tenuta in serbo per il nostro progetto, pensando di mostrarla nelle sue diverse vesti, nel corso delle stagioni. La vicinanza e la conoscenza del luogo mi hanno consentito di realizzare un progetto di ampio respiro, che comprendesse le varie stagioni, le diverse atmosfere, i diversi umori di un paesaggio montano che considero un po' come il balcone di casa.

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